Recupero crediti nel 2025: prospettive per le imprese
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Prospettive recupero crediti 2025 - Recupero Smart

Recupero crediti nel 2025: prospettive per le imprese

12 / 02 / 2025 recupero crediti per imprese Alessandro Milito

La conclusione del 2024, e l’arrivo del 2025, è l’occasione perfetta per tirare le somme sui pagamenti delle imprese e sulla situazione economico-finanziaria dei principali settori economici italiani.

Oggi cercheremo perciò di offrire alcune informazioni utili per gli imprenditori che vogliono gestire al meglio i rapporti con i propri clienti, offrendo alcuni consigli utili per evitare situazioni spiacevoli legati a pagamenti ritardati o mancati pagamenti.


Pagamenti 2024: qual è la situazione


Andamento pagamenti nel 2024 - Recupero smart

Come si può intuire dal grafico che abbiamo riportato, la situazione dei pagamenti in Italia è leggermente peggiorata. La percentuale di pagamenti a scadenza è infatti calata del 2%, attestandosi al 40%.

I pagamenti con ritardi brevi, ovvero fino a 30 giorni, rappresentano il 50% del totale per il 2024, con un aumento dell’1% rispetto al 2023. I pagamenti con ritardi gravi, ovvero oltre il mese, sono anch’essi aumentati dell’1%, rappresentando il 10% del totale.

Le percentuali indicano un lieve peggioramento nei pagamenti alle imprese italiane. Questo, assieme all’elevata percentuale di pagamenti con ritardi entro il mese, invita a prestare particolare attenzione nel concedere forme di pagamenti conformi all’affidabilità del cliente.

Anche i pagamenti con ritardi brevi possono, infatti causare problemi alla liquidità dell’azienda, specialmente quando questi si presentano con un’elevata frequenza.


La distribuzione geografica dei pagamenti in Italia


Distribuzione territoriale pagamenti 2024 - Recupero smart

Anche quest’anno si può notare una netta distinzione a livello geografico nella puntualità dei pagamenti. I pagamenti sono, infatti, più puntuali al Nord Est e al Nord Ovest, dove le aziende che pagano puntualmente sono rispettivamente il 47,3% e il 46,2%. La percentuale scende a 36,6% al Centro per poi arrivare al 28,3% al Sud e nelle Isole.

I ritardi oltre i 30 giorni rappresentano il 6,5% del totale al Nord Est, il 7,2% al Nord Ovest, dato che sale all’11,1% al Centro e il 15,1% al Sud e nelle Isole.

Entrando nel dettaglio, la classifica delle regioni con la maggior percentuale di pagatori puntuali vede ai primi posti:

  • Lombardia (50,4%)
  • Emilia Romagna (47,8%)
  • Veneto (47,6%)
  • Trentino-Alto Adige (46%)

La situazione economica in Italia

Il 2025 è iniziato con segnali preoccupanti per le imprese italiane. Il Centro Studi di Confindustria rileva una crescita debole del PIL nel quarto trimestre 2024, con una lieve ripresa nei servizi, mentre l’industria continua a faticare (dati: gennaio 2025).

A peggiorare la situazione, i rincari energetici stanno mettendo sotto pressione i bilanci aziendali:

  • Gas in Europa: salito a 48 euro/mwh a gennaio 2025 (+85,5% rispetto ai minimi di febbraio 2024).
  • Elettricità in Italia: aumento da 88 euro/mwh a 139 euro/mwh (+57,9% in meno di un anno).
  • Petrolio: prezzo a 77 dollari al barile, con impatti diretti sui settori energivori come chimica, metallurgia e carta.

Invece le stime pubblicate già ad ottobre 2024, sono ancora più allarmanti: i fallimenti aziendali cresceranno dell’11% a livello globale, con un aumento del 22% in Italia.

I settori più a rischio sono commercio, edilizia e manifatturiero, ma praticamente tutte le imprese sono esposte al rischio di insolvenza. Le previsioni per il futuro sono altrettanto preoccupanti: un ulteriore aumento delle insolvenze del 4% nel 2025 e del 3% nel 2026, con oltre 9.700 fallimenti stimati quest’anno e circa 10.000 nel 2026.

Queste stime evidenziano la necessità di valutare attentamente i partner commerciali, valutando la loro situazione economico-finanziaria, il loro stato di salute finanziaria e proponendo modalità di pagamento conformi alle informazioni che si ottengono.


Come le imprese possono tutelare la propria liquidità

La situazione dei pagamenti italiana, l’aumento dei prezzi di gas, elettricità e petrolio e le stime riguardo ai fallimenti aziendali invitano le aziende a prestare particolare attenzione e a proteggere la propria liquidità.

Per farlo esistono diversi strumenti messi a disposizione dalle società di recupero e gestione dei crediti come Recupero Smart. Le informazioni commerciali, ad esempio, offrono enormi vantaggi.

Si tratta di documenti estratti dal registro delle imprese e da altre fonti, che consentono di valutare l’affidabilità di un’impresa. Prendendo informazioni da bilanci e visure e tenendo in considerazione dati come il rating, il credit score e il fido commerciale, diventa possibile capire se conviene o meno avviare un rapporto commerciale, riducendo al minimo il rischio di insoluto.

Oltre a questo, è fondamentale avere delle ottime strategie di gestione del credito. Un software di controllo svolge un ruolo cruciale da questo punto di vista.

Software come H-Reminder consentono, infatti, di tenere costantemente sotto controllo le posizioni aperte e di gestire in modo automatizzato le fatture, monitorando i crediti dall’emissione fino all’incasso. In questo modo potrai proteggere la tua liquidità e intervenire tempestivamente in caso di ritardi nei pagamenti attraverso solleciti e procedure di recupero crediti stragiudiziale.




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